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Quando si deve scrivere un romanzo o un saggio occorre organizzare le idee per la scrittura. Idee che possono scaturire dall’immaginazione, dalla ricerca e dallo studio.
Infatti, che sia creativa o professionale la scrittura nasce da suggestioni, che poi devono essere sviluppate, anche servendosi di dati che provengono dall’esterno.
Sembra facile, visto che ogni giorno salviamo post e indirizzi di siti web, abbiamo bibliografie infinite e liste di nozioni, ma nella pratica, quante volte ritroviamo e utilizziamo davvero ciò che abbiamo appuntato da qualche parte? Pochissime, per non dire mai.
Questo accade perché la massa di informazioni potenzialmente utile è enorme, ma nel momento in cui la salviamo per riesaminarla, finisce nel dimenticatoio. È come se dicessimo a noi stessi “L’ho salvato, quindi sarà sempre lì per me”. Invece, salvare senza organizzare, fa sì che le informazioni e le idee non siano reperibili e utilizzabili quando poi tornerebbero comode.
Immaginate un contadino in un campo: se va in cerca di un’erba specifica potrà focalizzare la ricerca su quella, però, se va al campo senza alcuno scopo, allora potrebbe tornare a casa con tante erbe che non sa ancora come impiegherà.
Vale lo stesso per le idee. A volte facciamo una ricerca orientata, cioè raccogliamo informazioni e suggestioni con un preciso intento, facendo ricerche, tramite brainstorming con altre persone oppure vagando su internet. Nella maggior parte dei casi, invece, qualcosa attira la nostra attenzione, ma non sappiamo bene perché o se ci tornerà utile, ma vogliamo memorizzarla. Solo che le idee e le informazioni sono numerosissime, ed è per questo che ci serve un metodo per classificarle.
Una volta classificate, infatti, le ide si possono ritrovare e associare più velocemente. Si può utilizzare carta e penna o device tecnologici, ma quel che conta è stabilire un criterio.
Il metodo da seguire è soggettivo. Per prima cosa occorre stabilire se la classificazione (e la precedente raccolta) è finalizzata alla stesura di una tipologia precisa di testo (un romanzo, articolo, saggio) oppure se le risorse che stiamo raccogliendo saranno utilizzate in un secondo momento.
In entrambi i casi si possono classificare idee (nostre e di altri), informazioni e fonti in base a:
Si tratta di software o estensioni capaci di salvare idee, siti, video, immagini e catalogarle mediante tag. Ne parlano ottimamente, in questo video, Debora Montoli e Andrea Ciraulo. Il vantaggio di questo metodo di aggregazione è che ciò che avete salvato può essere ritrovato facendo una ricerca per parole chiave, risparmiando moltissimo tempo e permettendo anche un incrocio tra campi del sapere molto diversi tra loro.
Ideato da un impiegato tedesco, questo metodo consiste nel segmentare idee da combinare tra loro in un secondo momento; può essere applicato su carta, com’era in origine, o sfruttando una app. La peculiarità del metodo Zettelkasten è il fissare in maniera definitiva le nozioni dopo averle rielaborate.
In questo modo, potranno essere ulteriormente ricombinate con altre senza ulteriore sforzo. È un metodo utilissimo per scrivere saggi, perché permette di connettere con facilità idee che provengono anche da campi differenti.
la mappa mentale permette di associare idee relative a un argomento specifico. Questo le colloca in una fase leggermente successiva rispetto alla pura raccolta dati. Tuttavia, è un metodo che si può replicare facilmente su carta o con post-it, e ha il vantaggio di favorire la memorizzazione.
Alfred North Whitehead, matematico e filosofo britannico, diceva che “I progressi fondamentali hanno a che fare con la reinterpretazione delle idee di base.” Se applichiamo questa massima alla scrittura capiamo che, in fondo, i romanzi e qualsiasi opera letteraria d’invenzione rielabora storie già conosciute e quindi anche informazioni già note.
Proprio per questa ragione, la raccolta di idee variegate nella tipologia e nella forma può tornare utilissima a chi scrive.
Se, infatti, un giornalista avrà soprattutto un archivio di fonti da citare, uno scrittore può collezionare qualsiasi tipo di informazione che poi gli tornerà utile per creare l’ambientazione, i personaggi o arricchire il contesto. per farlo può servirsi anche di app che poi lo aiutino a organizzare la materia narrativa.
Qualsiasi tipo di informazione, se ben elaborata, può avere un impiego proficuo e generare infinite nuove idee.
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