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Scrivere un romanzo in 30 giorni è possibile o è un’utopia? Il NaNoWriMo può aiutarti?
Oggi vorrei parlare proprio di come questa iniziativa ormai così famosa possa essere una buona occasione per cominciare a scrivere. Alla fine ti parlerò anche degli elementi a sfavore, perché sono convinta che ogni percorso vada intrapreso con coscienza di pro e contro.
NaNoWriMo: scrivi ogni giorno per un mese
NaNoWriMo: scrivi ogni giorno per un mese
Come forse sai, il National Novel Writing Month è un’iniziativa che unisce scrittrici e scrittori che, nel mese di novembre, si impegnano a scrivere 50.000 parole in un mese e, quindi, ad abbozzare un romanzo intero o una sua parte.
Esiste un sito dove aderire all’iniziativa wrimoitalia.it, numerosi forum per sostenersi a vicenda e anche piccoli gruppi di confronto autonomi.
Il NaNoWriMo può fare per te se:
- perdi facilmente il focus e la concentrazione
- ti piace l’idea di far parte di un’iniziativa globale e di condividere la tua esperienza
- hai un approccio ludico alla tua scrittura
- hai una passione per la progettazione
- ti piace quantificare i tuoi obiettivi
- vorresti crearti una routine di scrittura
- hai bisogno di scadenze fisse e improrogabili
Intendiamoci, nessuno verrà a cercarti a casa con un forcone, ma aderire significa impegnarsi a portare a vanti l’impresa.
Le scadenze come forma di motivazione
Trenta giorni possono essere pochi o tantissimi, ma la verità è che ciò che conta è l’aspetto psicologico dato dal dover raggiungere un traguardo giornaliero.
A me capita spessissimo di dover scrivere qualcosa ma di rimandare perché non ho una scadenza. Questo accade principalmente per gli articoli del blog, ma molto meno per la mia newsletter che una cadenza bisettimanale.
Sapendo che ogni due lunedì devo inviarla, infatti, la domenica mi prendo due ore e la scrivo. Cascasse il mondo devo farla uscire. Questo meccanismo di “scarsità temporale” è lo stesso che mi spingeva a fare i compiti credo o a studiare di più a ridosso dell’esame quando ero all’università. Insomma, con me la pressione della scadenza funziona eccome!
Quindi il NaNoWriMo può aiutare chi continua a procrastinare per mille motivi il momento in cui siederà alla scrivania e metterà su carta o file la sua storia.
Le strategie di preparazione
Devo chiarire che per arrivare al primo di novembre con una ragionevole possibilità di concludere il mese scrivendo occorre un po’ di preparazione (delle strategie ti parlerò in un altro articolo) e di organizzazione delle idee.
Prepararsi significa:
- avere un’idea della storia che vogliamo raccontare (se vivi un blocco puoi trovare ispirazione con alcune app)
- raccogliere informazioni
- iniziare lo studio dei personaggi
- studiare l’ambientazione
- fare un brainstorming generale
- progettare la trama
Il NaNoPrep, proposto anche dai social ufficiali del NaNoWriMo, altro non è che la preparazione ed è anche ciò che davvero fa la differenza tra gettarsi nell’impresa a occhi chiusi e farlo con una bussola.
Tuttavia, a mio parere, si può anche utilizzare il mese del NaNo in un modo diverso, ovvero sfruttando i 30 giorni per progettare la storia in modo dettagliato (se vuoi sapere come fare, ne parlo qui) visto che spesso è proprio la fase più bistrattata.
I contro del NaNoWriMo
Se da un lato, scrivere per 30 giorni consecutivi può portare a ottimi risultati, occorre tenere conto anche dei contro. Ho sentito diversi autori e autrici sollevare perplessità dovute alla dinamica della performance. Quindi proviamo ad analizzare anche questi aspetti e a capire come affrontarli.
- Frustrazione per i risultati non ottenuti
- Morale a terra a causa del confronto con altri autori che performano di più
Frustrazione e delusione sono le emozioni più diffuse tra chi sente di avere fallito l’obiettivo giornaliero, ed è comprensibile. Infatti, non tutti i romanzi si prestano a una stesura veloce e senza riflessione, e lo stesso vale per gli autori. Se si scrive con lentezza, si pondera molto e si torna spesso sui propri passi, il frenetico NaNoWriMo potrebbe non essere la scelta migliore.
Il mio consiglio, in questo caso, è quello di prefissarsi obiettivi non numerici (che certo differiscono dall’impostazione tradizionale dell’iniziativa), che possono spaziare dal “oggi scriverò quella scena” a “oggi voglio sviluppare quel personaggio”.
Il secondo consiglio è quello di sfruttare questo mese per misurare il vostro “respiro narrativo”. Potreste scoprire che la vostra scrittura ha bisogno di spazio, di tempo e di tante parole, oppure, al contrario, che vi piace la velocità, i romanzi brevi o addirittura i racconti.
Insomma, cogliete l’occasione di giocare con la scrittura e scoprire qualcosa in più sulla vostra creatività.
Non importa se lo farete in 1.666 parole o in 500 al giorno, ciò che conta, come dico sempre, è che scriviate!
Crediti: immagine di copertina e interna di Bich Tran via Pexels